Approccio all’acquisto di azienda

maggio 31st, 2011

Questi i consigli sull’approccio ad un’operazione di acquisto di azienda:

1) Il venditore spesso non è un disperato che vende per una ciotola di riso. Il venditore ha sempre l’opzione di non vendere. Se la state guardando voi molto probabilmente la sta guardando anche qualcun altro

2) Il tempo è una variabile sempre in favore dell’acquirente che può verificare le informazioni fornite. Sempre che non passi un altro più deciso….

3) Definite con cura i parametri macro che sono indispensabili per una buona scelta. Stendete fin dall’inizio i parametri della scelta ottimale, ma siate anche disponibili a rinunciare a qualche cosa, l’importante è che ci siano i parametri fondamentali.

4) La qualità e la rapidità delle informazioni fornite vi fa capire che tipo di organizzazione hanno, le informazioni vanno richieste a rate, il bilancio non basta ma nemmeno possiamo chiedere il numero di scarpe della centralinista…

5) Valutate bene il management non solo la proprietà. Spesso saranno i manager a dare continuità, è normale che la proprietà tiri un po’ i remi in barca

Quando vendere l’azienda?

maggio 15th, 2011

La scelta della tempistica nella quale avviare un’operazione di cessione della società è una scelta molto importante e dipende da diversi fattori.

Ovviamente se non sussistono particolari motivazioni eccezionali la scelta del “quando” è strategica per massimizzare la valutazione:

Quello che suggerisco è di considare con grande attenzione:

1) Valutare con degli esperti l’andamento di mercato delle operazioni di M&A. Ad esempio il 2006 e 2007 sono stati ottimi anni per i venditori mentre il 2009 e 2010 dei pessimi anni. Il 2011 mostra segnali incoraggianti.

2) Valutare il trend di andamento dell’azienda. Tutti vorrebbero vendere al picco massimo ma dobbiamo fare attenzione a vendere quando c’è ancora un potenziale di crescita dimostrabile; le ombre all’orizzonte spaventano sempre i compratori.

3) Valutare con oggettività il grado di stanchezza dell’imprenditore; nelle PMI questa si riflette immediatamente sull’andamento della società.

Partecipazione a workshop

aprile 27th, 2011

Nei prossimi giorni terrò degli interventi presso due diverse manifestazioni/workshop:

 1) Workshop ASSEPRIM – giovedì 5 maggio 2011, ore 17.00/19.00,  C.so Venezia, 49 – Milano, Sala Sommaruga – ASSEPRIM, è l’associazione nazionale che rappresenta le aziende di Servizi Professionali per le Imprese, in seno a Confcommercio – Imprese per l’Italia.

2) Workshop presso Manifestazione Espandere 2011, Erba, 9 Maggio 2011, ore 15.00/16.00, Sala Lario

EXPANDERE 2011 è un’iniziativa di CDO Como e Sondrio, dedicata agli imprenditori del territorio delle Province di Como, Lecco e Sondrio, il 9 e 10 maggio 2011 presso i padiglioni del centro fieristico LarioFiere a Erba (CO).

Il tema che affronterò in entrambi i miei interventi sarà relativo a “Come prepararsi a vendere o comprare un azienda” e verranno esplorati gli approcci e l’impostazione nell’acquisto o una cessione di società.

Approccio alla cessione della società

aprile 13th, 2011

Quando un azionista decide di vendere  interamente o parte della propria azienda c’è sempre un percorso lungo e travagliato.

Risulta quindi essere importante avere il giusto approccio alla cessione della società.

Spesso l’azienda è frutto di molti anni di lavoro  e una forma di realizzazione di se stessi e quindi la separazione non è sempre agevole.

Quello che suggerisco è un analisi serena (non frutto dell’arrabbiatura con il figlio ad esempio…) e oggettiva a 3 livelli

1)      Analisi della propria situazione personale e familiare e dei propri obiettivi

2)      Analisi dell’azienda, delle sue potenzialità e dei suoi rischi

3)      Analisi di quanto si vuole e si può ottenere dalla cessione

Se da queste analisi oggettive c’è un idea chiara allora chiamatemi e si parte!!

Svantaggi di un socio industriale

marzo 18th, 2011

Svantaggi di un socio industriale

Riepilogo gli svantaggi in 5 voci:

– Problemi di integrazione/conflitti tra le culture aziendali. Questo è il vero fondamentale problema che spesso non è sufficientemente considerato. Frequentemente si da troppa importanza agli aspetti finanziari e alle sinergie.

–  Difficoltà di realizzo delle sinergie ipotizzate che sulla carta risultano senz’altro più facili da ottenere…

–  Il socio industriale di minoranza è una posizione scomoda e va mitigata con adeguate forme di tutela sulla governance e sulla possibilità di uscita ad esempio con opzione put

–  Nelle fusioni c’è sempre il rischio di rafforzare un potenziale concorrente che vede fatta da altri la “pulizia del mercato”.

–  L’operazione con il socio industriale, una volta avviata, è difficilmente “smontabile”.  Il socio industriale non può essere infatti agevolmente sostituito, come nel caso di socio finanziario,  da un altro soggetto industriale in quanto ognuno ha caratteristiche ben definite

Vantaggi di un socio industriale

marzo 5th, 2011

Riepilogo i vantaggi di un socio industriale in 2 voci:

a)  La valutazione può essere più elevata rispetto ad un socio finanziario ed è tanto maggiore quanto maggiore è la sinergia di integrazione con l’acquirente e i vantaggi che ne conseguono.

b) Le sinergie possono essere molto importanti ed essenzialmente le riepilogo in:

b1) Aumento del potere contrattuale vs clienti e fornitori e aumento del potere economico finanziario in genere

b2) Economie di scala e utilizzo eccessi di capacità produttiva, coordinamento delle attività quali ad es. specializzazione di mercato, specializzazione linee produttive.

b3) Ampliamento del mercato come ad esempio l’entrata in nuovi mercati esteri o in nuovi settori.

b4) Aumento della competitività di mercato grazie all’acquisizione di maggiore know-how e nuove competenze, condivisione delle conoscenze e riduzione dei ritardi in termini tecnologici

b5)  Condivisione delle risorse e risparmio di costi quali ad esempio: amministrazione, fiscale, personale , forza vendita, qualità ecc ecc. che sono veramente onerosi per le piccole e medie aziende

Attenzione: Le sinergie sono una bella parola da usare nelle conferenze, l’effettivo conseguimento delle sinergie è però spesso “dolore e fatica” perche comportano riduzioni del personale, abbandono di linee produttive, risoluzione conflitti culturali ecc…

Programma di conferenze

febbraio 11th, 2011

Anche quest’anno organizzo un ciclo di conferenze, questo il tema:

 Come prepararsi a vendere o comprare un azienda

Verranno esplorati gli approcci e l’impostazione nell’acquisto o una cessione di società.

La conferenza verrà proposta presso tre diverse sedi:

• Giovedì 24 Febbraio 2011 – Ore 17:00, Hotel Ramada, Via per Gallarate, 116 A, – 28047 Oleggio (NO)

• Giovedì 10 Marzo 2011 – Ore 17:00, CDO Saronno, Piazza S. Francesco, 3 – 21047 Saronno (VA)

• Giovedì 24 Marzo 2011 – Ore 17:00, Camera di Commercio VCO, Strada Nazionale Sempione Baveno 4 – 28831 Baveno (VB)

ORARI

Ore 17:00 Registrazione

Ore 17:10 Conferenza

Ore 18:30 Aperitivo

Si può confermare la presenza

•Telefonicamente: 02 450 73 213

•Per e-mail: ftrinchero@doc-fin.com

•Sul sito internet: www.doc-fin.com

•Via fax: 02 450 70 213

Partecipazione gratuita

Socio Industriale

febbraio 6th, 2011

Il socio industriale segue tipicamente la logica di integrazione. Può essere un’integrazione orizzontale (es. concorrente), Integrazione verticale a monte (es. fornitore), integrazione verticale a valle (es. cliente) o  integrazione laterale (es. produttore complementare)

Si vedono sempre meno (per fortuna visti i disastri …) le integrazioni conglomerali cioè quelle basate solo sulla logica di far parte di un gruppo.  Negli ultimi due anni di crisi le società si sono particolarmente concentrate sul core business e non si sono più viste queste operazioni.

Nel caso di socio industriale sono importantissime le sinergie (produttive, commerciali, strategiche ecc) delle quali ne beneficiano entrambi i soci.

Come è facilmente intuitivo, a differenza che nel rapporto con un socio finanziario, il fatto di essere in maggioranza o minoranza è di vitale importanza!!!

Svantaggi di un socio finanziario

gennaio 22nd, 2011

Riepilogo gli svantaggi in 4 voci:

1) Valutazione prevalentemente finanziaria (tipicamente moltiplicatori EBIT, EBITDA); Poca considerazione dei valori intangibili di un azienda.

2) Orizzonte temporale predefinito. La tempistica del socio finanziario  (4-5 anni di solito)  può non coincidere con le esigenze dell’azienda e/o degli azionisti industriali.

3) Grande attenzione alla reportistica la cui elaborazione può diventare pesante per una PMI.

4) Ampia differenza culturale e di obiettivi tra soci finanziari e soci industriali (spesso nella transazione forniamo un servizio di “traduzione” tra il linguaggio industriale e linguaggio finanziario…) e questo può generare forti incomprensioni e conseguenti dissidi.

E’ molto importante chiarirsi bene all’inizio perché si crea valore soprattutto se si va d’accordo…

Vantaggi di un socio finanziario

gennaio 9th, 2011

Riepilogo i vantaggi in 4 voci:

1) Grande flessibilità per la definizione delle strategie in considerazione del fatto che il partner finanziario, sia di minoranza che maggioranza, lascia di solito ampia autonomia all’imprenditore.

2) Risorse finanziarie fresche che confluiscono in azienda oppure vanno ai vecchi azionisti (in questo periodo sono sempre più frequenti gi aumenti capitale). Le nuove disponibilità permettono di   ipotizzare nuovi percorsi di crescita.

3) Ritorno di immagine dell’azienda molto importante, in particolare vs i dipendenti e i clienti.

4) Supporto manageriale. L’imprenditore, tipicamente solo, può parlare con un soggetto competente che, come si dice, “rischia anche lui del suo”, e quindi ha i “titoli” per dire la propria idea. Questo aspetto è importantissimo e consiglio sempre agli imprenditori che vogliono fare un percorso congiunto con un socio finanziario, di valutarne con molta attenzione le caratteristiche personali  piuttosto che soffermarsi solo sugli aspetti valutativi iniziali.